LANCIAMO UNA RIFLESSIONE APERTA SUL QUARTIERE

Dopo gli ultimi fatti di cronaca su S. Eusebio, come lista civica cittadina, sentiamo la necessità di ragionare e raccontare il quartiere, allargando lo sguardo e sottolineando il valore del tessuto sociale presente.
Come forza d’impegno civile e politica, riteniamo che il dibattito debba essere portato su un livello più ampio e non semplificato, associando unicamente l’immagine brutale dello spaccio su tutto il territorio.
Riteniamo fondamentale, soprattutto da forza d’opposizione, continuare a portare al centro della discussione la necessità di ragionare su politiche sociali che diano risposte concrete.

Siamo convinti che la spettacolarizzazione non risolva i problemi, ma anzi li nasconda, poiché l’unica risposta che viene data è di tipo repressivo; manca totalmente la prevenzione e la prospettiva. Siamo tutti concordi nel contrastare l’illegalità e per questo ringraziamo l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine, ma non può bastare: bisogna creare e coordinare un’azione educativa e sociale. È, difatti, un grosso errore fermarsi all’arresto, senza ragionare conseguentemente sulle situazioni e condizioni di fragilità, che portano alcune persone ad agire nell’illegalità.

In quartiere, da anni, molte realtà locali e sociali portano avanti, con fatica, azioni di prevenzione di contrasto alle situazioni di disagio e povertà economica e culturale.

“Sento il dovere di dire che a Sant’Eusebio c’è molto altro: convivono realtà che portano avanti battaglie educative per dare nuove opportunità.” commenta Gianfranca Duca, capogruppo della lista Cinisello Balsamo Civica. “Si scoprono così i mondi musicali, le associazioni sportive, ambientaliste, animaliste, quelle di volontariato e in più si aggiungono i luoghi di ascolto, come il consultorio e la Caritas, e a quelli della cultura e dell’aggregazione, come il fuori Pertini. Realtà vive in un quartiere vivo.

Negli anni 70 e 80, difatti, con il solo impegno capillare dei cittadini, del terzo settore e delle istituzioni locali si è potuto affrontare la grave situazione dell’emergenza droga. È da lì che si è continuato a costruire: sono stati fatti passi avanti insieme alla comunità, incidendo davvero sulle necessità e i bisogni degli abitanti del quartiere, offrendo servizi e progetti che rispondessero alle esigenze di tutti.

Bisogna rilanciare S. Eusebio, non chiuderla in una visione negativa senza nessuna proposta per il futuro.
È necessario, quindi, riprendere il cammino con le realtà presenti e gli abitanti del rione nell’immediato; in particolare nella situazione attuale, dove la solitudine e le necessità sono crescenti: bisogna ritrovare sinergie e prospettive per riportare crescita e sviluppo nel quartiere.

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