La Giunta Ghilardi non intende confermare il servizio per l’infanzia negli spazi che oggi ospitano un nido e una materna con metodo Montessori
Attraverso contatti con il territorio abbiamo appreso l’intenzione dell’Amministrazione comunale di non rinnovare il bando per un servizio educativo rivolto alla prima infanzia nei locali in via Da Giussano che attualmente ospitano un nido (per i bambini da 0 a 3 anni) e una casa bambini (dai 3 a 6 anni) a metodo Montessori. Una scelta, quella della Giunta Ghilardi, che di fatto chiude uno tra i pochi asili cittadini con pedagogia montessoriana impedendo alle famiglie che l’hanno scelta di concludere il percorso educativo.
“A Cinisello Balsamo è stato avviato – spiega Massimo Ciliberto, capogruppo di Cinisello Balsamo Civica – un progetto su alcune sezioni sperimentali che applicano il metodo Montessori, sezioni che da subito hanno avuto un significativo apprezzamento da parte delle famiglie. L’azione che di fatto porta alla chiusura della Porta Magica è in antitesi con questa richiesta, – prosegue Massimo Ciliberto – l’Amministrazione come pensa di rispondere a questo continuo aumento di domanda?”
La decisione inoltre è arrivata come una doccia fredda, a ridosso del termine di iscrizione dei bambini nei nidi e nelle scuole dell’infanzia aumentando il clima di insicurezza tra le famiglie che ora non sanno come sarà l’inizio del prossimo anno scolastico per i loro figli.
“Nella contingenza – aggiunge Marco Tarantola, consigliere del Partito Democratico – chiediamo che l’Amministrazione garantisca che i bambini iscritti al nido e alla materna La Porta Magica abbiano la possibilità di essere inseriti nelle scuole pubbliche. Più in generale ci piacerebbe sapere qual è la strategia della Giunta Ghilardi sugli asili nidi e le scuole dell’infanzia perché non garantire sufficienti posti nelle strutture comunali o convenzionate spesso vuol anche dire obbligare le mamme a casa e sarebbe un triplo danno: ai bambini, alle donne e alle famiglie intere. In questo periodo di pandemia e per gli anni avvenire, la questione educativa dovrà essere centrale anche nelle politiche comunali!”
Prosegue il consigliere Tarantola “in questi giorni l’Amministrazione comunale ha avviato un questionario rivolto ai genitori dei bambini 0-3 anni per conoscere e mappare i bisogni educativi, ma a cosa serve se vengono chiusi i servizi dell’offerta educativa prima di avere i risultati di questa indagine? Si tratta solo di un esercizio retorico o di un’ennesima campagna comunicativa? Chiudere un servizio riduce l’offerta educativa in un momento di ripresa di relazioni sociali e comunitarie, quando viceversa dovrebbero essere potenziati”.
Questa scelta, dopo la riduzione e un’annunciata e mai presentata riorganizzazione del Consultorio, lascia una pesante incertezza su ciò che sarà degli spazi in via Alberto da Giussano dove, fino a ieri, i cittadini del quartiere Sant’Eusebio e non solo potevano usufruire della presenza di Associazioni e servizi e, proprio per quegli spazi, oggi non si vede un progetto.
“Un tema importante e che abbiamo già chiesto in Consiglio Comunale – aggiunge Ciliberto – è quello di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione sui locali di via Alberto da Giussano, oltre a un discorso d’utilizzo, c’è anche un tema di presidio sociale in una realtà complessa come Sant’Eusebio. La Giunta Ghilardi, in quasi quattro anni di governo della Città, non ha mai espresso nessuna idea nuova su questa zona. Sant’Eusebio è un quartiere importante, con tante risorse ma anche elevate criticità, e da tempo, c’è la sensazione che l’Amministrazione non sia più interlocutrice delle realtà del quartiere e, peggio, abbia gettato la spugna.”
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